Crociera di settembre, Lavagna-nord Sardegna
Crociera dal 15 al 28 settembre 2025
L’antefatto
Un amico, pensionato e velista, armatore di un Dufour 38.5, con barca nel golfo del Tigullio, stanco di solo piccole navigazioni, mi propone: “io metto a disposizione la barca, tu trovi l’equipaggio per delle crociere di una o due settimane, un paio di volte all’anno”. Avevo già navigato con lui, anni fa, quando iniziò la sua esperienza di armatore e comandante del Dufour 38.5. Sapeva della mia attività di istruttore di vela nella ASD Geas Vela Scuola di Mare, delle tante crociere scuola organizzate nel mediterraneo, in Bretagna e Normandia.

In primavera avevamo fatto una prima crociera, da Lavagna a Bonifacio e rientro a Sestri Levante. Un modo per conoscere meglio l’armatore e la barca. Io, Nicola e Claudio, tutti del Geas Vela, presenti per una settimana. Condizioni meteo non buone, parecchio motore per assenza di vento o per fuggire dal maltempo.
Motivazioni
L’attività di scuola vela degli ultimi anni si è focalizzata sulle esigenze di formazione nautica degli scout nautici che gestiscono ora la ex base nautica della nostra Associazione. Abbiamo proposto ad alcuni capi scout, che hanno partecipato ai corsi di vela, abilitanti alla navigazione in autonomia dei nostri Jez24 ormeggiati nel porto di Gera Lario, di far parte dell’equipaggio della crociera di settembre. Per loro è stata la prima esperienza di crociera al mare. Per noi un modo di coinvolgerli nella gestione delle ns barche e per ampliare la loro esperienza in un ambiente e barche diverse dal lago di Como.
LA CROCIERA DI SETTEMBRE
La partenza era prevista per lunedì 15 da Lavagna, prima tappa Saint Florian (nord Corsica), poi parte occidentale della Corsica e Asinara. Cambio equipaggio domenica 21 ad Alghero. Poi bocche di Bonifacio, arcipelago della Maddalena e parte orientale della Corsica, atterraggio a Lavagna il 27 o 28 settembre. La partecipazione (per l’intero equipaggio) prevedeva solo una cassa comune per le spese vive (cambusa, porti, diesel). L’armatore ha fatto controllare tutta l’imbarcazione, incluso i livelli di olio e acqua del motore.
Lunedì 15
Cambusa, sicurezza, conoscenza della barca, turni di navigazione, vita di bordo (dove dormire, la cucina, la pulizia, i servizi igienici).
Routage (analisi del meteo in funzione della navigazione programmata): previsto vento da SW, libeccio, forte. Nessuna possibilità di attraversare il 15 notte verso Saint Florian, vento contro e mare formato con onda di oltre due metri. Optiamo, quindi, per Porto Venere, dove ancoriamo nel canale tra Porto Venere e Palmaria, in un luogo bello, veramente unico, tra la chiesa di San Pietro (in pietra ligure), le strutture del golfo di La Spezia e l’isola di Palmaria.
I due capi scout del Lecco 3, Stefano e Lorenzo iniziano la loro navigazione in mare e assistono al loro primo ancoraggio.
Martedì 16
Si va al marina di Porto Lotti. La partenza viene rimandata a mercoledì 17 mattina all’alba perché le condizioni meteo negative per la Corsica orientale persistono.
Ormeggiati al porto, abbiamo tempo per ulteriori controlli della barca. Nella ghiotta, e prima della ghiotta, troviamo una perdita importante di liquido antigelo (cooling water) - i motori entrobordo, nel ns caso un motore Volvo sail drive da 40 cv, hanno un doppio circuito di raffreddamento. L’acqua di mare entra spinta da una girante in un fascio tubiero, all’esterno di questo è presente il liquido antigelo e anticorrosione che viene raffreddato dall’acqua di mare che scorre nel fascio tubiero. Il liquido viene spinto nel corpo motore per raffreddarlo. Se questo liquido si perde il rischio è la rottura del motore.


Troviamo la causa della perdita in un raccordo, dove è collegato il tubo che porta il liquido antigelo e anticorrosione al boiler dell’acqua calda, ma non abbiamo gli attrezzi giusti per smontarlo.
Mercoledì 17
Partenza rinviata e ricerca di un meccanico, dopo un paio di ore arriva un meccanico che elimina il danno. Siamo pronti per partire!
Organizziamo i turni di navigazione verso il porto di Solenzara, nella parte orientale della Corsica. La parte occidentale è ancora sotto l’influsso del vento di libeccio.
Franchi da porto Lotti alle 11. Iniziano i turni di navigazione. Per ogni ora, e per ognuno dei sei membri dello equipaggio: navigatore, timoniere, riserva, riposo, riposo, riposo. Trascorsa la prima ora, il navigatore diventa timoniere, il timoniere diventa riserva, l’ultimo del riposo diventa navigatore e riceve le informazioni del precedente navigatore. In pratica, tre ore di attività e tre ore di riposo, cosi per tutte le ore di navigazione sino a Solenzara, 137 miglia.
Mercoledì 17 - giovedì 18
Navigazione a motore con randa, luci di via e luce motore ok, media di circa 6 nodi.
Verso le 7 di mattina di giovedì 18, a poche miglia da Solenzara, si alza un vento da nord e allora via con le vele, randa e tutto genoa verso La Maddalena, navigando tra le isole dell’arcipelago, dove atterriamo al porto di Cala Gavetta verso le 17 di Giovedì 18 settembre, dopo 30 ore di navigazione e 178 miglia percorse.


Durante la navigazione controlliamo più volte il motore per controllare eventuali perdite del liquido di raffreddamento, poche gocce uscite dal troppo pieno, mentre verifichiamo una presenza di olio chiaro. L’ipotesi è una perdita di olio dall’invertitore, se fosse olio motore sarebbe decisamente più scuro. Ipotesi concretizzata controllando, in porto, il livello dell’olio dell’invertitore. Un controllo in più da fare dopo ogni navigazione.

Venerdì 19
rotta verso Castelsardo 42 miglia.
Al traverso di Porto Pozzo, ancoriamo nel fiordo per un tuffo nel mare. Il vento da levante ci consente di aprire il gennaker e di raggiungere gli 8,7 nodi.

Il gennaker è contenuto in una calza, il che facilita la drizzata ma richiede attenzione con vento medio perché se si caramella sullo strallo il rischio è che si avvolga anche sulla cima di comando della calza. Puntualmente è successo e per toglierlo abbiamo dovuto faticare, tagliando la cima. Il nostro errore è stato quello di fissare la cima di comando della calza a un metro dalla prua invece che fissarla a piede d’albero. Si impara sempre qualcosa. In ogni caso per ridurre i rischi di incidente non bisogna mai arrivare al limite di quello che vele, barca e equipaggio ti consentono di fare in relazione al vento, mare, timoniere e addetti alla regolazione delle vele. Ogni errore si paga.
Al tramonto atterriamo a Castelsardo, il castello arroccato illuminato dal sole al tramonto, il porto accogliente con diversi velisti che vivono in barca.

Sabato 20
dopo aver recuperato acqua e cibo, nel discount del piazzale del porto e riparata la cima della calza del gennaker, si va a Stintino, 22 miglia. L’Asinara la guardiamo da lontano, Stefano e Lorenzo, oramai diventati parte attiva e importante dello equipaggio, così come Andrea la settimana dopo, sbarcano domenica mattina presto per andare all’aeroporto di Alghero e rientrare. Domenica mattina verso le 11 è previsto l’arrivo di Andrea, altro capo scout del Lecco3, per la seconda settimana di crociera che prevede di navigare nelle bocche di Bonifacio tra Lavezzi e arcipelago della Maddalena.

Domenica 21
Andrea ci informa che il suo aereo è in ritardo, potrebbe arrivare tra le 13 e le 15. Prima variabile. Seconda variabile le previsioni del tempo. È prevista, per la seconda metà del giorno dopo, un vento di ponente forte che investirà le bocche. Nei giorni successivi il tempo sarà in peggioramento. Dobbiamo definire già di domenica una strategia per il rientro in Liguria. La decisione è partire subito per Santa Teresa di Gallura, circa 50 miglia.
Andrea viene informato che da Alghero parte un bus per Santa Teresa alle 13.10 e se l’aereo tarda deve andare ad Olbia e da qui a Santa Teresa dove arriverà verso le 20.30.
Partiamo, il vento ed il mare sul naso, a motore e proseguiamo a motore per tentare di arrivare prima del tramonto. A vela di bolina i tempi raddoppiano. La barca ha una ottima randa con due mani di terzaroli e il solo genoa avvolgibile che è una vela scadente, se ridotta, per bolinare. Andare a motore contro vento e mare non significa andare diritti, bisogna seguire le onde che si presentano con una frequenza bassa e prenderle al mascone per evitare forti colpi allo scafo. Atterriamo al porto di Santa Teresa verso le 18 dopo 10 ore di navigazione e troviamo Andrea, anche lui alla sua prima esperienza di crociera al mare.
Qualcuno ne approfitta per farsi una doccia e un po' di "passerella" (altro che Zoolander...)

Lunedì 22
lasciamo le bocche di Bonifacio per atterrare al porto di Solenzara. Per l’indomani sono previsti vento e mare da nord. Dopo l’esperienza di domenica si decide che resteremo, martedì 23, a Solenzara in attesa del miglioramento previsto il giorno seguente
Martedì 23
giornata di relax a Solenzara, con un po’ di pioggia e temporali.
Mercoledì 24
si parte all’alba per Bastia, navigando tra un temporale e l’altro, trombe d’aria all’orizzonte. Tutta vela e motore. SI prevede un vento oltre i 30 nodi da SW nella Corsica occidentale, per noi l’attenzione è sul vanto catabatico che dovrebbe esserci prima di Bastia, puntualmente arriva con raffiche oltre i 30 nodi. Le ultime miglia solo a motore con raffiche continue mentre ci dirigiamo verso port de Toga a Bastia. Le raffiche perdono di potenza solo a 50 metri dall’ingresso nel porto. Ormeggiamo in spazi ridotti senza aver avuto o fatto danni.

Giovedì 25
continua il SW ed è previsto in calo per venerdì 26. Si decide di stare a Bastia giovedì 25, facendo i turisti e di partire per la Capraia il giorno seguente
Venerdì 26
Dopo circa 29 miglia arriviamo a Capraia nel bel mezzo di un piovasco.
Capraia è un gioiello di rocce di basalto e verde e ti viene voglia di restare qui a camminare e guardare il mare.


Sabato 27
le condizioni meteo marine migliorano, i siti meteo che usiamo (Lamma, Meteoconsult, Windy, Passage Wheather) danno indicazioni in parte discordanti. Speriamo che chi prevede vento da est abbia ragione. I temporali continuano ma le informazioni radar ad 1 ora ci consentono di capire dove il temporale sviluppa la sua forza maggiore.
Partiamo per La Spezia, circa 62 miglia, tra un temporale davanti ed uno dietro. Vele e motore per mantenere almeno i 6 nodi, vento leggero da est, poi nord est che ci costringe a scadere verso la zona di Sestri. Decidiamo che è meglio puntare sul porto di Lavagna, circa 80 miglia, dove atterriamo al 20.30 nel buio, tra le mille luci della costa, l’insegna luminosa intermittente di una farmacia, i fari gialli intermittenti della stazione, i semafori e finalmente procedendo con cautela l’ingresso del porto. Più che un ritorno una fuga dalle bocche di Bonifacio.
Altre ed eventuali
La cambusa, la convivialità, il cucinare, il rispetto dei tempi, la pulizia e l’ordine, le gerarchie, il desiderio di apprendere sono elementi importanti per la riuscita di una crociera. La scelta di avere un equipaggio non omogeneo supportato da quelli con più esperienza una scelta voluta per cercare di trasmettere al propria esperienza. In sintesi: la scuola di mare.
Prossimo Futuro
Fare in modo che questa esperienza prosegua, limitando il perimetro di navigazione per non dipendere in modo eccessivo dal meteo e dagli aerei per i cambi dello equipaggio. Allargare la partecipazione degli istruttori geasvela e degli allievi.
Ringraziamenti
Un grazie particolare a Claudio, armatore del Dufour sul quale abbiamo navigato, grazie al quale è stato possibile non solo formare giovani lupi di mare, ma farlo in modo accessibile (che è l'obiettivo della nostra associazione!)

